Colazione
dalle ore 7:30 alle 8:30 e poi di nuovo tutti in pista in fila indiana per
recarci a scuola dove Eva ci stava già aspettando per accoglierci con il suo
caloroso sorriso.
Come
concordato negli incontri di management
la giornata si è svolta all’insegna delle tematiche di progetto.
Al
mattino ragazzi, sotto la guida dei 2
colleghi ungheresi di informatica, hanno imparato ad utilizzare lo strumento
scratch. Utilissimo per sviluppare
pensiero critico e creativo scratch è uno strumento applicativo di computing e
programming basato su un sistema di
costruzione a blocchi in grado di realizzare algoritmi che permettono di
creare animazioni simpatiche e
accattivanti introducendo i ragazzi di ogni età al computational thinking, superando anche eventuali divisioni
dovute a provenienze nazionali diverse.
Interessantissima la riflessione finale
sull’efficacia educativa e formativa di una
cooperatività operativa grazie
all’utilizzo di strumenti multimediali finalizzati in questo caso alla creazione di giochi animati.
Le
attività laboratoriali del mattino hanno visto la formazione di gruppi misti
transnazionali e avevano come focus di discussione la prevenzione all’uso delle
droghe. I docenti hanno osservato con grande attenzione e soddisfazione i ragazzi che interagivano in inglese con le
tutor ungheresi e con i loro coetanei. Nei vari gruppi hanno assistito alla proiezione di brevi filmati come spunto
di discussione, producendo poi alcuni
documenti finali che venivano condivisi
tra i vari gruppi di lavoro.
Abbiamo
pranzato tutti insieme di nuovo nella cantina tipica vicino alla scuola.
Al
pomeriggio le attività sono proseguite sempre con modalità di gruppi di lavoro
transnazionale. Il punto di discussione centrale è stato “l’identità europea”, tema sviluppato dalla
delegazione bulgara nelle proprie unità didattiche che confluiranno nel corpus comune a fine
progetto e che verranno messe a disposizione di tutti insieme alle altre
realizzate su tematiche base dalle altre delegazioni.
Dai
lavori dei vari gruppi è emersa una figura di Europa identificata con una donna
di età oscillante tra i 30 e i 40 anni. Le sono state attribuite come
principali caratteristiche la volontà di
pace e l’indipendenza. I ragazzi l’hanno rappresentata come una grande
lavoratrice aperta, curiosa e avveduta,
con un’infanzia difficile alle spalle. Sembra che le sue aspirazioni future siano quelle di curare (simbolicamente farà il medico) tutti i mali
dei cittadini del mondo.
Come attività conclusiva è stato chiesto ai ragazzi di calarsi nel ruolo
di “Europa” e di citare fatti e aspetti
che a loro parere dovrebbero essere cambiati, valorizzati e/o eliminati: cose
che “La” riempivano di orgoglio o di vergogna.
Ci
siamo concessi una breve pausa
per
prepararci ad un importante evento che l’Istituto in nostro onore aveva
spostato scegliendo proprio il martedì per rendercene partecipi. Abbiamo
assistito al concerto mensile che viene realizzato dai migliori allievi della
scuola di musica presente nell’Istituto. A bocca aperta abbiamo ascoltato le
performance delle due sedicenni soprano, magistralmente accompagnate al
pianoforte da loro coetanee,
che ci
hanno letteralmente incantato eseguendo delle arie di Mozart tratte dal
“Così fan tutte” e dalle “Nozze di Figaro”.
Il concerto è stato chiuso
dalla
esecuzione al pianoforte
del maestro
Hegedüs Entre Kossuth della sonata
di
Chopin opera 58.
La
serata è proseguita con una cena succulenta in un locale tipo del centro
storico della città conclusasi con una passeggiata corroborante per raggiunger ed ammirare il
lungo fiume con le sue fantastiche luci notturne riflesse sull’acqua.
Tutti
insieme abbiamo poi ripreso il tram e siamo rientrati in albergo per combattere
con un wi fi che proprio non ne voleva sapere di darci una mano.
Sconfitti
dal wifi ma come sempre felici siamo andati a nanna dandoci l’appuntamento per
la colazione del giorno dopo
ricordandoci di preparare le valigie per il cambio di hotel.